Ciao!
Che cosa c'entra la campagna pubblicitaria dei Pocket Coffee con il Tantra?
Te ne ho parlato nello scorso articolo (che trovi qui) e oggi voglio partire proprio da dove quell'articolo si fermava, e fare ancora qualche riflessione con te, sul piacere, sul Tantra e sulle dipendenze.
Se ricordi, abbiamo visto insieme come io sia una grande fan dei Pocket Coffee (vabbè, ok, questo col Tantra non c'entra 😉), ma soprattutto come mai la Ferrero abbia cambiato completamente approccio pubblicitario, dallo scorso anno a oggi.
Lo scorso anno la campagna puntava a enfatizzare tutti i piccoli momenti di stress quotidiano, proprio quelli in cui ci viene voglia di un cioccolatino (tipo “password errata!”).
Quest'anno, invece, punta più sul prometterci come ci sentiremo DOPO averne mangiato uno (tipo “sei uno spettacolo!”).
Ancora una volta, pare che i pubblicitari della Ferrero abbiano qualcosa da insegnarci sulle dipendenze... e su come NON uscirne!
Mi spiego meglio…
Come funziona una dipendenza
Il meccanismo classico di ogni dipendenza si basa su tre fasi:
- Stimolo
- Azione
- Ricompensa
Lo stimolo è ciò che ci spinge verso la dipendenza.
Tipicamente è una sensazione di disagio (fisico, mentale o emozionale) che desideriamo non sentire.
L’azione è quel gesto che compiamo proprio per non sentire quello stimolo di disagio e, quindi… è quello che diventa la dipendenza!
Mangio un pocket coffee…
Mi accendo una sigaretta…
Guardo un porno…
Una serie netflix…
Mi faccio un goccetto, e così via…
La ricompensa è quella sensazione di benessere temporaneo - e sottolineo temporaneo - che ricaviamo dopo aver assunto la nostra “dose” della sostanza in questione.
Quindi, dopo esserci mangiati un pocket coffee, esserci accesi una sigaretta, aver guardato un porno…
Ora, quando vogliamo trasformare una nostra dipendenza, l’errore che facciamo è proprio quello di concentrarci sull’azione, anzichè sul meccanismo stimolo - ricompensa.
Che cosa significa questo?
Che, tipicamente, diciamo a noi stessi frasi come: “voglio smettere di fumare” o “dovrei mangiare meno dolci" o ancora “questa è l'ultima puntata, poi dormo!!”...
Quindi, mettiamo la nostra attenzione sull’azione, imponendoci (o, meglio, cercando di imporci) una rinuncia rispetto all’azione stessa.
Il problema?
Un approccio del genere è destinato al fallimento, sempre e comunque.
Questo perché va a mettere l’attenzione e l’energia sull’unico punto, di quei 3 passi, che non può cambiare da solo: l’azione!!
Infatti noi non possiamo forzarci di cambiare le nostre AZIONI, se non abbiamo contemporaneamente lavorato su STIMOLO e RICOMPENSA.
Non funzionerà!
Al massimo, sostituiremo una dipendenza con un'altra.
Per esempio, se la mia dipendenza deriva dallo stimolo stress - perché magari mi trovo in una situazione di lavoro in cui ho molta pressione, oppure familiare di disagio, oppure sto passando un momento difficile per altri motivi…
è ben difficile che riesca a uscire dalla dipendenza se non mi sostengo rispetto allo stimolo, quindi rispetto a quello STRESS che causa il disagio, o alla situazione che causa il disagio.
Se smetti di fumare… mangi di più?
Quindi potrò magari anche smettere di fumare, ma probabilmente, se lo stimolo rimane - quindi se il disagio e lo stress permangono - troverò un'altra dipendenza, cioè un'altra azione con cui compensare…
Ed ecco anche come mai molte delle persone che smettono di fumare poi ingrassano…
Proprio perché non hanno agito sullo stimolo, ma soltanto hanno sostituito un’azione con un’altra.
Ti torna?
La stessa cosa riguarda la ricompensa.
Cioè, la domanda che possiamo farci se vogliamo trasformare un’azione che ci crea dipendenza è:
“ok, come posso ricompensarmi in una maniera diversa che non abbia bisogno di quell’azione lì?”
Ovvero, in poche parole…
Come posso sentirmi meglio, rispetto a quel dato disagio, anziché accendendomi una sigaretta, in un altro modo che sia più benefico per me?
E qui allora è importante farci domande:
“come possiamo ricompensarci e stare nel Piacere, in modalità che siano buone e sane sia per il nostro corpo che per le nostre relazioni?”
Ecco che qui il Tantra diventa importante, fondamentale!
Perché più imparo a stare nel Piacere in maniera sana e più, in maniera quasi automatica, svanirà quel bisogno di azioni compulsive che invece mi procurano un beneficio che è soltanto effimero, temporaneo e di fatto finto, artificiale…
(tant’è che dopo pochi minuti dall’aver fumato una sigaretta il beneficio è già svanito, e magari ho bisogno di accendermene un’altra…)
Mentre il Tantra ci offre tutta una serie di modalità per entrare in contatto con un Piacere che non svanisce dopo 2 minuti, ma che è continuamente, sempre, accessibile.
L’esperienza pratica di una mia studente
Parlavo proprio l’altro giorno con una cliente che mi raccontava di come sia riuscita a smettere di fumare…
ma non imponendoselo con la forza, non lavorando sull’azione in sé…
Bensì imparando a darsi ricompense diverse!
Per esempio, andando a fare delle camminate in natura… Aumentando l’esercizio fisico…
Portando attenzione alla respirazione…
e al Piacere che poteva ricavare dal semplice atto di respirare consapevolmente e tranquillamente nella pancia.
Quindi è stata lei stessa a darmi tutta una serie di informazioni e di dritte - che quindi ora ti giro volentieri - su come possiamo veramente aiutarci a uscire dalle dipendenze non con lo sforzo, ma al contrario!
Rinforzando invece il Piacere della ricompensa sana (e "tantrica" 🙂).
Quindi, ricapitolando…
Se vuoi e stai cercando di liberarti da una qualunque dipendenza, dimenticati dell’azione in sé…
Non c’è bisogno di sforzarti per trasformare l’azione in sé…
Perché cambierà in maniera spontanea e naturale, quando ti sarai fatto le domande giuste su stimolo e ricompensa.
Le 2 domande scaccia-dipendenza
In particolare, le domande da farti sono 2:
- Riguardo allo stimolo: come posso modificare la mia situazione (quella intorno a me o quella dentro di me) in modo che diminuiscano gli stimoli alla dipendenza (quindi in modo che diminuisca il mio disagio, o il mio stress, o quello che mi porta verso la dipendenza)?
- Riguardo alla ricompensa: come posso ricompensarmi in maniera più sana e buona per me, per il mio “sistema” e per le persone intorno a me?
Insomma…
Stimolo e ricompensa racchiudono il tuo TESORO!! ✨
Ma raccontami un po’ di te: che effetto ti fa leggere queste righe?
Che rapporto hai con stimolo e ricompensa, e quali potrebbero essere per te i modi nuovi di vivere sia lo stimolo che la ricompensa, in modo da uscire dall’azione che crea dipendenza?
Puoi condividere le tue riflessioni su questo articolo o qua sotto nei commenti, oppure nella nostra comunità FB Tantra Lovers!
Raccontati, e noi ci vediamo al prossimo articolo 😉
Al tuo Piacere,
Valentina Anaam
P.S. se vuoi imparare a coltivare ricompense che siano buone per te e per chi ti sta intorno, ovviamente il Tantra è un buon sostegno…
E, il prossimo appuntamento dal vivo per poterti immergere in questo splendido mondo per la prima (o per la seconda, terza, quarta… 🙂) volta, è:
- Online dal 4 aprile (riceverai maggiori info a breve, se sei iscritto/a alla mia newsletter)
- Live dal 22 al 25 aprile (trovi maggiori info QUI)